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La costruzione di questa splendida villa iniziò nel 1761, ma fu portata a termine solo nel 1825 per opera della famiglia omonima. Abitata e abbandonata a più riprese nel corso del tempo, oggi adibita a Casa Protetta, presenta l’impianto tipico della villa di campagna nel senso rinascimentale del termine: un edificio compatto, inserito armoniosamente nell’ambiente grazie ad un sapiente gioco di pieni e vuoti; nello stesso tempo, si rifà anche alla tipologia del palazzotto signorile, collocato in posizione di preminenza nella vita del paese. La struttura è a pianta quadrangolare, variamente articolata, con parte centrale interna su tre livelli, e quattro corpi quadrangolari esterni su due livelli. La facciata settecentesca presenta un atrio porticato, aperto sull’esterno mediante tre ampie arcate a tutto sesto. La villa risulta ricca di elementi che fungono da “filtro” tra interno ed esterno: il vestibolo d’ingresso con terrazzamento sovrastante, portici e portichetti a serliana (struttura cinquecentesca che unisce il motivo ad arcata con quello ad architrave). |